
Intelligenza artificiale e Metaverso sono stati i temi dell’incontro di mercoledì 3 aprile al Vicariato di Roma con padre Paolo Benanti. Il religioso, professore all’Università Gregoriana e tra i massimi esperti al mondo di IA, è stato il protagonista dell’appuntamento conclusivo del percorso “Dal sito parrocchiale al Metaverso”, promosso dalla diocesi di Roma in collaborazione con l’Associazione WebCattolici Italiani (Weca).
Il corso, che in ambito diocesano vede l’impegno sinergico dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, l’Ufficio per la pastorale giovanile e l’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport, è iniziato lo scorso 25 gennaio. Hanno partecipato operatori in ambito pastorale, compresi sacerdoti, religiosi, laici impegnati, e volontari. Durante i diversi incontri sono stati analizzati i principali strumenti di comunicazione digitale a servizio della pastorale: dal sito parrocchiale a WhatsApp e Telegram, da come realizzare un podcast al corretto uso delle immagini sul web sino alle sfide dell’intelligenza artificiale e del Metaverso.
L’incontro è stato introdotto dai saluti di don Alfredo Tedesco, direttore dell’Ufficio per la pastorale giovanile, e di Fabio Bolzetta, presidente WeCA. Daniele Bruno, Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II, ha ricordato che in occasione della Gmg di Lisbona nell’agosto scorso sono stati forniti visori di cartone riciclato a quei giovani che per vari motivi non si sono potuti recare in Portogallo. Grazie a questi strumenti hanno potuto immergersi virtualmente nel convegno sulla cura del Creato. «Il risultato della giornata – ha detto – è stata la redazione di un manifesto consegnato a Papa Francesco il 3 agosto, quando ha incontrato i giovani universitari. Dal documento è emersa l’esigenza e la volontà di utilizzare la tecnologia con prudenza e con speranza».
Prima dell’incontro, i partecipanti hanno avuto anche l’opportunità di fare un tour virtuale di Gerusalemme grazie a visori per la realtà aumentata.