L’intelligenza artificiale sta modificando in modo radicale l’informazione e la comunicazione e, attraverso di esse, alcune basi della convivenza civile. Il cambiamento in atto coinvolge tutti e ci pone inevitabilmente davanti a domande di fondo: cosa è l’uomo? Cosa propriamente qualifica l’essere umano? Quale il suo futuro nell’era delle intelligenze artificiali?
In quest’epoca che rischia di essere ricca di tecnica e povera di umanità, è indispensabile aver chiaro chi siamo noi e che cosa possono fare le macchine.
Papa Francesco, nel suo messaggio, ci impegna a: “Dotarci di una profonda spiritualità, recuperando la sapienza del cuore”, per riscoprire la via per “una comunicazione pienamente umana”; per saper leggere e interpretare le novità del nostro tempo come modalità che permettono all’infinita ricchezza del Vangelo di trovare forme di espressione in grado di raggiungere le menti e i cuori di tutti.
L’Unione dei Superiori Maggiori d’Italia (USMI) si è confrontata sul tema del messaggio del Papa con una pluralità di voci ed esperienze lo scorso 11 maggio, a Roma. Tra le esperienze quella della nostra Fondazione, rappresentata dal nostro Presidente, per la trasmissione in Metaverso del IV Convegno sulla Cura del Creato, che abbiamo realizzato a Lisbona nel corso della recente GMG.