La Fondazione al 40° anniversario del primo raduno dei giovani con San Giovanni Paolo II: la nascita delle GMG, la storia e l’oggi

 

 

Il 13 e 14 aprile, presso il Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo (CSL), si è svolto il “Festival della Speranza” per commemorare il 40° anniversario del primo incontro dei giovani in Piazza San Pietro, convocato da San Giovanni Paolo II nell’Anno Santo della Redenzione del 1984. L’evento è stato patrocinato dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù e dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.

 

In ricordo di questo momento che diede origine alle Giornate Mondiali della Gioventù (GMG), sabato 13 aprile la Croce dei Giovani è stata nuovamente portata in processione da Piazza San Pietro fino al Centro San Lorenzo da giovani di diverse nazionalità e da adulti che parteciparono all’evento del 1984.

Marcello Bedeschi: quell’ “ora continuiamo!” di Papa Giovanni Paolo II diede forza per iniziare le GMG

All’arrivo della processione al Centro San Lorenzo, la croce è stata posta accanto all’altare ed è iniziata la Santa Messa, presieduta da S.E. Card. José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione. Durante l’omelia, il card. Tolentino de Mendonça ha sottolineato l’importanza della Giornata Mondiale della Gioventù nella vita della Chiesa: “Vivere la GMG è un momento indispensabile nella vita della Chiesa. A Lisbona – ha detto il cardinale portoghese – abbiamo visto i giovani protagonisti della vita missionaria della Chiesa. San Giovanni Paolo II, nell’indire la GMG, ha sognato una gioventù innamorata di Cristo”.

La commemorazione è proseguita con un “Rise Up”, un momento di preghiera e adorazione guidato dalla Comunità Cattolica Shalom – che attualmente gestisce il CSL sotto l’accompagnamento del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. Giovani rappresentanti dei cinque continenti hanno rinnovato la loro risposta e adesione allo spirito della GMG, intercedendo per altri giovani e terminando con un’adorazione comune intorno alla croce.

A chiusura della prima serata, il fondatore e ex-presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, il dott. Marcello Bedeschi, ha preso la parola per raccontare quei primi momenti da cui scaturirono le GMG. La partecipazione al primo raduno di Santa Teresa di Calcutta e le parole di Papa Giovanni Paolo II: “ora continuiamo!”, insieme alla presenza di circa 300.000 giovani, diedero spinta e coraggio per continuare l’avventura e portarla avanti fino ad oggi, anche attraverso la Fondazione.

Daniele Bruno: continuare a promuovere insieme lo spirito delle GMG nei giovani del mondo

Domenica 14 aprile, anniversario del primo raduno dei giovani in Piazza San Pietro, la Santa Messa è stata presieduta da S.E. il Card. Lazarus You Heung-sik, Prefetto del Dicastero per il Clero. “Vi porto i saluti affettuosi del Santo Padre che chiede le vostre preghiere, che preghiamo per lui e lo accompagniamo nella sua missione. Siamo sempre uomini di pace, preghiamo insieme per la pace nel mondo, essendo uomini e donne di pace, vivendo la parola di Dio con la grazia dello Spirito Santo, questa è la nostra vocazione. San Giovanni Paolo II ha dato ai giovani la croce perché la croce è la nostra pace”, ha sottolineato il cardinale coreano che ha anche chiesto di pregare per il suo Paese che ospiterà la prossima GMG a Seoul nel 2027.

Dopo i ringraziamenti del Segretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, dott. Gleison Paula de Souza, che ha rivolto parole di gratitudine al Cardinale Tolentino e al Cardinale You per aver accettato l’invito del CSL, è intervenuto il Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, avv. Daniele Bruno. Bruno ha ringraziato il CSL per l’iniziativa perché “ci rammenta che in quarant’anni molte sono le cose concrete fatte insieme. La più significativa è l’istituzione del convegno sulla Cura del Creato che, ormai, è parte del programma delle GMG. L’augurio è quello di continuare una collaborazione con il Centro San Lorenzo per promuovere lo spirito delle GMG in tutti i giovani del mondo.

La Fondazione consegna il premio CEU Angel Herrera per il miglior lavoro giornalistico sulla Dottrina sociale della Chiesa alla rivista Mundo Negro

 

 Si è svolta lunedì 22 gennaio, a Madrid, la XXVII edizione dei premi CEU Ángel Herrera e Daniele Bruno, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, era presente per consegnare il premio per il miglior lavoro giornalistico sulla Dottrina sociale della Chiesa alla rivista Mundo Negro.

I Premi CEU Angel Herrera riconoscono ogni anno il lavoro sociale, didattico e di ricerca della istituzione accademica e della società. Vengono presentate diverse categorie di premi e, in questo particolare evento, l’Università spagnola si occupa di quelli che hanno una maggiore ripercussione mediatica e sociale.

Nelle precedenti edizioni, infatti, hanno ricevuto questo riconoscimento personalità e istituzioni come: BBVA, Vicente del Bosque, Cáritas España, Telefónica, Fundación Vodafone, Samsung España, Linkedin, Microsoft, IBM, Banco Santander, Rafael Nadal, Inma Shara, Valentín Fuster, tra gli altri. Lo scorso anno, poi, vincitrice del premio è stata anche la nostra Fondazione “per aver promosso, a partire dal protagonismo dei giovani, la pace, l’unione e la fraternità tra i popoli e le nazioni del mondo, con un invito ai giovani a costruire un mondo più giusto e unito”.

Ex aequo con la rivista Mundo Negro, nella categoria “miglior lavoro giornalistico sulla Dottrina sociale della Chiesa”, ha vinto anche Luis Ventoso, vicedirettore di “El Debate” il quale ha ricevuto il premio da S. ecc. Mons. Bernardito Auza, Nunzio Apostolico in Spagna.

Mundo Negro è la rivista comboniana spagnola che è nata nell’aprile del 1960, diventando il primo periodico in Spagna a concentrarsi sul continente africano, per informare e offrire contenuti sul continente, nonché sulla comunità afro-discendente e sulla diaspora africana nel mondo.